Le origini dell'ulivo

L’albero di ulivo compare come protagonista di molte leggende e miti antichi, rappresentando per eccellenza il simbolo di pace, rinascita, gloria e prestigio.

Una delle storie più note è la leggenda greca sulla nascita dell’ulivo, meglio conosciuta come “Leggenda della contesa tra Atena e Poseidone”, in cui si narra che è stata una delle due divinità a portare il maestoso albero di ulivo sulla Terra.

Secondo, invece, una leggenda romana, l’ulivo è stato l’albero sotto il quale sono nati i due fratelli Romolo e Remo, che rappresentano un fondamentale pilastro della storia di Roma.

Sebbene le origini dell’ulivo non siano ben definite, si ritiene che la pianta risalga ad oltre 6000 anni fa, iniziando la sua diffusione ai tempi di babilonesi e fenici.

In particolare, all’epoca dei fenici, la coltivazione dell’ulivo sembra aver portato un grande benessere economico e commerciale alle popolazioni del Mediterraneo, per le grandi richieste che provenivano da Egitto e Mesopotamia. 

Durante il periodo romano, l’olio veniva definito “oro verde” per il suo grande valore, ragione per cui veniva prodotto in grandi quantità. Dopo la caduta dell’Impero romano e l’avvento delle popolazioni barbariche, invece, l'ulivo era una pianta molto rara, destinata a pochi privilegiati, e occorre aspettare il Medioevo per restituire all'olio lo status di prodotto più importante del commercio del Mediterraneo.

Proprietà dell'ulivo

Oltre a svolgere un ruolo di spicco per lo sviluppo economico, sociale e sostenibile, l'ulivo riveste anche un'importante funzione per la salute, grazie alle molteplici proprietà nutrizionali dei suoi frutti,le olive, del loro derivato, l’olio, ma anche delle sue foglie.

Inoltre, la coltivazione di un uliveto previene la desertificazione dei terreni, protegge dall’erosione e ha il potenziale per aumentare la fissazione atmosferica del biossido di carbonio nel suolo.

Dal punto di vista botanico, l’ulivo è un albero sempreverde, dalle foglie lanceolate e coriacee, che crescono opposte una all’altra e sono coperte da un sottile strato di cera che le protegge dagli agenti atmosferici. Cadendo, le foglied'ulivo formano ai piedi dell’albero un tappeto argentato che ricopre il suolo e in mezzo a cui, verso novembre, si possono scoprire le olive, nere e mature, cadute dai rami.

La grande particolarità dell’ulivo risiede nel suo tronco, grazie alle forme contorte che assume e alle venature che lo percorrono. Ogni anno, dalla base del tronco d'ulivo spuntano polloni, che non sono altro che alberelli neonati recanti in sé il patrimonio genetico dell’albero madre, che può essere anche vecchio di secoli.

L’ulivo non raggiunge grandi altezze, fermandosi intorno ai 15 metri, ma la sua longevità è quasi senza uguali: un ulivo può superare i 1000 anni di vita.

Come coltivare l'ulivo

L’olivo rappresenta una delle maggiori colture in Italia meridionale e centrale, per la sua capacità di adattarsi alle condizioni di clima e terreno.

L’ulivo viene tenuto non solo negli oliveti da produzione ma anche in semplici giardini privati e persino in vaso, grazie al suo valore anche ornamentale.

L’impianto di un nuovo uliveto o di una singola pianta di ulivo solitamente si effettua in primavera, ma in autunno è bene preparare il terreno con aratura o scasso, per permettere un buon drenaggio e consentire alle giovani radici di penetrare facilmente nel suolo.

Come anticipato, l’albero di ulivo è molto adattabile rispetto al tipo di terreno e può vivere anche in suoli aridi o poveri.

Per quanto riguarda la concimazione, in genere basta un intervento una volta all’anno con apporti di ammendante organico (compost o letame) integrabili con altre sostanze.

La potatura dell'ulivo non è essenziale, ma ha lo scopo di far raggiungere alla pianta la forma desiderata e di mantenerla nel tempo. Tuttavia, interventi periodici di taglio servono anche a permettere circolazione d’aria e accesso dei raggi solari alla chioma, questo evita ristagni di umidità.

La pianta di ulivo nel tempo ha imparato ad adattarsi a condizioni di scarsità d’acqua, dovuta a periodi poco piovosi, motivo per cui, per mantenere una produttività soddisfacente, basta irrigare al bisogno.

Nonostante, come per tutte le piante, anche l'ulivo ppssa incontrare alcune malattie, un ambiente adatto ed una buona gestione della coltura dell'ulivo permette di ridurre al minimo gli interventi di difesa da parte dell’uomo. 

Una buona prevenzione non solo permette di raccogliere olive sane, ma consente anche di limitare al massimo i trattamenti, con un vantaggio in termini economici e di eventuali perdite di produzione.

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